le Cento città - 1976
Recensione
...questa nuova produzione pittorica di Francesco Pasca evidenzia l'esigenza della ricerca di nuove soluzioni formali e tematiche per il raggiungimento di un discorso compositivo dove, tenendo di mira le discrepanze della nostra società che in pochi anni ha sostanzialmente mutato i propri modelli esistenziali, si possa incentrare l'attenzione sull'uomo, colto nella sua sfera intimistica e sociale. Nelle composizioni si rilevano frequenti rapporti con le rappresentazioni medioevali, da lui recuperate per l'attualità di molti contenuti, che egli, con una personale e suggestiva interpretazione, rapporta analogicamente alla vasta problematica della civiltà industriale, caratterizzata, tra l'altro dal fenomeno dell'urbanesimo moderno, dovuto ad una serie di squilibri socio-economici che hanno acuito ulteriormente le angustie millenarie della vicenda umana. Pasca ha fiducia nelle ricorrenze storiche e nello stesso tempo non può non tradire la propria inadeguatezza col presente, tant'è che proietta nel futuro la speranza di una parusia che soccorra l'uomo, dispersosi nei meandri da lui stesso edificati.
Mario De Marco